E’ la campionessa iridata di Pechino 2015 e Sopot 2014 (indoor). Dopo il rientro di Eugene (2,03) e il doppio due metri a Opole e al Golden Gala, MariyaKuchina, ora signora Lasitskene, ha trovato il 2,04 che inseguiva da tempo al meeting di Hengelo, lo scorso 11 giugno, miglior prestazione al mondo da quattro anni a questa parte. La russa, ammessa a gareggiare dalla IAAF come atleta neutrale da alcune settimane, nelle quattro gare disputate in 15 giorni vanta una stratosferica media di 2,0175 metri.
«L’ultimo anno e mezzo è stato molto difficile, ancora devo capire perché sono stata punita per un errore commesso da qualcun altro» ha dichiarato riferendosi alla messa al bando di tutti gli atleti del suo Paese. «Il 2016 è stato davvero duro, speravo di poter gareggiare a Rio, poi quando ho capito che i Giochi erano persi, ho cercato di non lasciarmi andare e di prepararmi al meglio per questa stagione. Ho pianto molto ma lo sport è la mia vita, gareggio sempre con gioia e adesso spero di tornare a rappresentare quanto prima la bandiera russa».
