Il campione europeo di Istanbul – tra i protagonisti del “Città di Padova”, in un getto del peso che lo vedrà sfidare il compagno di nazionale Fabbri e il plurimedagliato Kovacs – ha raccolto le sue sensazioni post Mondiali in questo articolo ricco di spunti scritto per noi. «Prima di una gara siamo come artisti al momento della creazione».
Mi ci sono voluti alcuni giorni per elaborare l’amara delusione dei campionati del mondo.
Non avrei potuto desiderare una preparazione migliore in vista dei campionati o una mentalità migliore per affrontare la competizione, motivo per cui la mia mancanza di prestazioni mi ha lasciato piuttosto perplesso.
Dopo una qualificazione molto positiva, ero molto fiducioso e motivato per la finale. Ho lavorato duramente per gestire le emozioni nelle ore tra le due competizioni. Essendo i miei primi campionati del mondo all’aperto, c’erano molte prime volte in questa competizione e gareggiare due volte in un giorno mi ha dato molti buoni feedback per il futuro. L’unico errore evidente che mi sono reso conto di aver commesso attraverso la mia riflessione, è stato utilizzare il riscaldamento come opportunità per placare l’ansia. Ho avuto un riscaldamento molto buono che ha calmato i nervi, ma ha quasi spento il sistema nervoso ipersensibile di cui dipendo molto nelle competizioni.
Guardando indietro, mi sono sentito molto fortunato ad aver accesso a parti di me stesso in questa preparazione che sarebbero state difficili da raggiungere altrimenti. Mi vanto di usare questo sport come strumento di sviluppo personale e sarei ipocrita a piangere solo la perdita di un’opportunità senza dare credito al tempo molto prezioso che ha preceduto la competizione. È notevole quanto io diventi attento a quello che sono e alle mie emozioni più mi avvicino a questi eventi significativi. Immagino che sia una sensazione simile a quella che gli artisti provano quando riflettono sul processo di creazione del loro miglior lavoro. Sentirsi sani, motivati e determinati mentre si partecipa a un’attività che è importante per te deve essere uno dei più grandi privilegi dell’essere vivi. Gran parte della difficoltà nel elaborare la delusione delle mie prestazioni è dovuta alla tensione che provo nell’accorgermi di essere allo stesso tempo molto grato per la vita che ho e le opportunità a cui ho accesso.
Credo che sia un segno di maturità riconoscere e elaborare emozioni contrastanti. Dover elaborare queste emozioni intense e a volte travolgenti da solo è stato impegnativo, ma mi ha permesso di sviluppare un’intimità personale che credo sarà preziosa nella vita, non solo nello sport. Questa situazione mi ha dato l’opportunità di approfondire chi sono e cosa è importante per me, perché una delusione di questa portata può solo risultare in una maggiore profondità di carattere. Si sente simile al processo di una supernova, in cui una stella collassa su sé stessa per creare una brillante esplosione di luce.
Utilizzerò questa nuova forza di motivazione per terminare la mia stagione con l’entusiasmo e la fame con cui l’ho iniziata. Sono nella migliore forma fisica e tecnica della mia vita e non vedo l’ora delle opportunità che si presenteranno per permettermi di dimostrarlo, a partire dal Meeting “Città di Padova”.
Zane Weir
(Nella foto nell’edizione 2021 del Meeting)