MEETING INTERNAZIONALE “CITTÀ DI PADOVA”, LA CAMPANA SUONERÀ PER SHUBENKOV?

I 110hs sono una delle gare più attese dell’evento di domenica 2 settembre allo Stadio dell’Arcella, dedicato al ricordo del grande ostacolista padovano. Alkana, Fofana e Perini proveranno a impensierirlo. Al vincitore un premio speciale voluto dall’azienda Ivg Colbachini

 

Entrando allo stadio colpiscono le numerose novità, ma anche due segni indelebili carichi di storia: un calco delle mani di Sergey Bubka, che qui stabilì nel 1992 uno dei suoi stratosferici record del mondo nell’asta, volando a 6.12 metri, e una campana. Il motivo di questa seconda presenza è molto semplice: l’impianto di piazzale Azzurri d’Italia è dedicato a Daciano Colbachini, pioniere dello sport di vertice padovano, che nell’atletica leggera ha partecipato a due edizioni delle Olimpiadi nei 110 a ostacoli, nel 1912 a Stoccolma e nel 1920 ad Anversa, primo atleta della provincia di scena ai Giochi. Il Meeting internazionale “Città di Padova”, che domenica 2 settembre (dalle 17 il via delle prove giovanili, alle 18.20 l’inaugurazione ufficiale e a seguire le gare dei big, ingresso gratuito) tornerà dopo un quarto di secolo a essere ospitato nel rinnovato stadio dell’Arcella, non poteva non ricordarlo. E lo farà proponendo una grandissima gara dei 110hs.

L’uomo da battere è il russo Sergey Shubenkov, campione mondiale della specialità a Pechino 2015 e due volte campione europeo. Lo scorso 2 luglio Shubenkov ha sfiorato la grande impresa di battere il record continentale, bloccando il cronometro dopo 12”92 al Memorial Istvan Gyulai di Szekesfehrvar, in Ungheria. L’ostacolista russo ha migliorato il primato personale di sei centesimi di secondo ed è salito all’ottavo posto delle liste mondiali di sempre: per un solo centesimo il record del britannico Colin Jackson ha resistito, ma l’appuntamento con il primato è rimandato a data da destinarsi. Che possa essere proprio il rinnovato Stadio Colbachini, dedicato a un grande ostacolista azzurro, a portargli fortuna?

Proveranno a impensierirlo, tra gli altri, gli azzurri Lorenzo Perini, medaglia d’oro agli ultimi Giochi del Mediterraneo, e Hassane Fofana, finalista della rassegna di Tarragona, ma anche il sudafricano Antonio Alkana, campione dei Giochi Africani, forte di un PB di 13”11.

Al vincitore della gara IVG Colbachini dedicherà un premio speciale per onorare la memoria del fondatore dell’azienda di Cervarese Santa Croce, proprio Daciano Colbachini, e per ricordare i valori alla base dell’attuale gruppo industriale: il rispetto per la tradizione unito alla forza di correre verso nuovi traguardi. Per il vincitore della gara è stata fusa una campana in bronzo che oltre a essere un oggetto artistico di valore, celebra anche l’attività tradizionale della famiglia Colbachini, che dal ’700 offre maestri nell’arte fusoria e dal 1898 fonditori pontifici autorizzati dalla bolla papale di Leone XIII.

Daciano Colbachini (Padova 1893 – 1982) è stato un campione dello sport, un pioniere dell’aviazione, un industriale, un filantropo. Per otto volte ha realizzato il record italiano nei 110 metri ostacoli, l’ultimo stabilito a Milano nel 1920. Come ricordato, ha partecipato alle Olimpiadi di Stoccolma nel 1912 e di Anversa nel 1920. Animato da spirito patriottico e avventuroso si è arruolato nell’Aeronautica Militare conseguendo il brevetto di pilota nel 1916 e congedandosi con il grado di generale nel 1945. Conclusa la carriera atletica e militare è diventato imprenditore di successo, dando vita a uno dei più rilevanti gruppi industriali della provincia di Padova, senza mai dimenticare il sostegno dovuto a quei settori sociali, come lo sport, che necessitavano maggior aiuto. Shubenkov & Co., domenica 2 settembre, lo onoreranno in pista assieme a molti altri campioni.

 

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